Il 24 maggio Anteas Ogliastra ed Anteas Sardegna, con l’aiuto di altri partner, hanno portato avanti un progetto di approfondimento sul Segretariato Sociale
Il 24 maggio si è svolto a Tortolì il Progetto”Segretariato Sociale 2019″, organizzato dall’Anteas Ogliastra e promosso dalle Anteas Comunali, attraverso un contributo per le spese di gestione degli spazi.
Il progetto ha avuto come soggetti coinvolti: Anteas Ogliastra, Anteas Territoriali, Anteas Sardegna ed Alta Formazione e Sviluppo.
Il corso in sè stesso ha visto la docenza di Stefano Porcu.
Nel complesso è stata un’ottima e partecipata giornata formativa in cui i temi trattati sono stati molteplici. Ma vediamo gli argomenti trattati.
Il segretariato sociale è uno spazio di ascolto, informazione e orientamento. L’utente che vuole conoscere quali possibilità ci sono per lui in termini di opportunità, servizi e prestazioni sociali, si rivolge all’assistente sociale comunale per saperne di più. Ovviamente può rivolgersi anche ad altri soggetti: associazioni, patronati, enti assistenziali… gli assistenti sociali non sono gli unici depositari della conoscenza!
Il segretariato sociale è la porta di accesso al mondo dei servizi sociali, il primo contatto tra l’utente e le associazioni deputate ad aiutarlo. La prima impressione è quindi fondamentale per dare un buon imprinting alla relazione che da lì si svilupperà. L’assetto organizzativo contribuisce a creare questa impressione: se l’utente non trova su internet gli orari di apertura, se chiama e non risponde nessuno, se viene ricevuto con un’ora di ritardo… tutti questi elementi contribuiranno a formare nella sua mente un certo giudizio sul funzionamento del servizio.
Altrettanto importante è il tipo di interazione che instaura con il volontario. Come avvicinare la persona con rispetto e dignità? come riconoscere e accogliere le difficoltà che sta vivendo? come creare un contesto che vada oltre la dimensione burocratica? Dobbiamo proporci di “partire da dov’è l’utente”, cioè dalla domanda che porta. Si dice spesso che la domanda non corrisponde necessariamente al bisogno; questo è vero, ma se vogliamo andare oltre dobbiamo farlo nel rispetto dell’intimità di chi ci sta di fronte, motivando ogni nostro tentativo di approfondimento e ampliamento del campo.